Scompare a 92 anni Rafi Eitan, la spia del Mossad che catturò Eichmann

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Adolf Eichmann nazista
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Se ne va a 92 anni, Rafi Eitan, la spia del Mossad che catturò Eichmann. Un eroe per Israele, un uomo pieno di risorse con una vita avventurosa. Era figlio di immigrati che vivevano dal 1923 nel kibbutz di Ein Hanud. Entrato nel Palmach, la prima forza armata israeliana, venne addestrato all’uso di esplosivi, del fucile, della pistola.

Rafi Eitan spia mossad

Rafi Eitan

Un uomo d’azione, inviato in Europa per sostenere l’immigrazione clandestina dei sionisti verso Israele. Si contrappose agli inglesi che gestivano campi dove venivano raccolti tutti coloro che tentavano l’ingresso illegalmente nel protettorato britannico. Più avanti Venne reclutato dallo Shin Bet, il servizio interno, quindi diventerà un operativo del Mossad ccupandosi di Europa. Ha lavorato con governi di destra e di sinistra. Molto vicino ad Ariel Sharon, come consigliere, ha poi guidato l’Ufficio ricerche scientifiche, un’unità che si occupava di tecnologia e intelligence. Operazioni delicate, quelle, approvate dai laburisti Rabin e Peres. In una particolarmente, arruolò un dipendente della Us Navy, Jonathan Pollard. Era la metà degli anni ’80. L’ americano diventò una spia di Israele fornendo informazioni top secret su armi, missili, traffici. Quando Pollard sarà scoperto la reazione statunitense sarà furiosa: il traditore resterà in prigione fino al 2015. Abbandonato l’intelligence, Eitan scese in politica, ebbe un seggio nella Knesset, poi fu imprenditore, partendo da Cuba per coltivare agrumi, avviando attività anche in altri paesi sudamericani e solidi rapporti commerciali con Israele.

La cattura di Eichmann

Adolf Eichmann nazista

Adolf Eichmann (Wikipedia)

Il capolavoro di Rafi Eitan fu senz’altro la cattura di Adolf Eichmann, che si era nascosto in Argentina facendosi chiamare Ricardo Klement. Un nazista convinto Eichmann, considerato uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei .Col grado di SS-Obersturmbannführer era responsabile di una sezione del RSHA; esperto di questioni ebraiche, aveva organizzato il traffico ferroviario per il trasporto degli ebrei ai vari campi di concentramento. Era sfuggito alla cattura, e al processo di Norimberga. Si era trasferito in Argentina dove probabilmente pensava di averla fatta franca.

La caccia

Dopo la guerra diversi sopravvissuti all’Olocausto si dedicarono alla ricerca di Eichmann e di altri criminali di guerra nazisti. Il più attivo e concreto in questa ricerca fu Simon Wiesenthal. Nel 1953 Wiesenthal venne in possesso di una lettera nella quale si dava per certa la presenza di Eichmann a Buenos Aires. Un anno dopo passò queste informazioni al consolato israeliano a Vienna. Nel 1960 il padre di Eichmann morì e Wiesenthal prese accordi con detective privati ​​per fotografare di nascosto i membri della famiglia. Le foto, soprattutto quelle del fratello Otto che aveva una stupefacente somiglianza con Adolf, furono fornite agli agenti del Mossad.

Rafi Eitan mette Eichmann in trappola

Adolf Eichmann nazista

I falsi documenti di Eichmann (Wikipedia)

La copertura perfetta di Eichmann salta a causa delle vanterie del figlio Klaus che si mise a raccontare le ‘imprese’ del padre a una ragazzza che frequentava, Sylvia Hermann. Non sapeva che il padre di Sylvia, Lothar Hermann era un ebreo emigrato in Argentina nel 1938 dopo le prime violenze contro gli ebrei. Lothar aveva perso la vista a seguito delle percosse ricevute dai Nazisti, ebbe la fermezza di segnalare la presenza della famiglia Eichmann a Fritz Bauer, procuratore generale dello stato di Hesse nella Germania occidentale. La figlia in più incontro Eichmann, che disse di essere lo zio di Kaus, mentre lo stesso Klaus sosteneva fosse il padre. Nel 1957, Bauer passò di persona le informazioni al direttore del Mossad Isser Harel,

Harel inviò il capo di Shin Bet, Zvi Aharoni a Buenos Aires nel marzo 1960, e fu in grado di confermare l’identità del fuggitivo dopo diverse settimane di investigazione. Non era facile procedere per le vie ordinarie visto l’Argentina a pià riprese aveva rifiutato le richieste di estradizione per i criminali nazisti. Il primo ministro israeliano David Ben-Gurion decise per un blitz del Mossad in modo da rapire Eichmann e portarlo in Israele per il processo. Nel maggio 1960 Rafi Eitan venne messo a capo della squadra di otto uomini, la maggior parte dei quali erano agenti di Shin Bet. Il team israeliano prese Eichmann l’11 maggio 1960 vicino a casa sua in via Garibaldi a San Fernando, a Buenos Aires, una comunità industriale a 20 chilometri (12 miglia) a nord del centro di Buenos Aires.

Adolf Eichmann nazista

Adolf Eichmann a processo

Osservavano le sue abitudini da circa un mese, notando che ogni sera arrivava a casa dal lavoro in autobus alla stessa ora. Progettarono di catturarlo mentre camminava accanto a un campo aperto dalla fermata dell’autobus a casa sua. Il piano fu quasi abbandonato nel giorno designato quando Eichmann non era sull’autobus che di solito portava a casa, ma scese da un altro bus circa mezz’ora dopo. L’agente del Mossad, Peter Malkin, lo ingaggiò, chiedendogli in spagnolo se avesse avuto un momento. Eichmann era spaventato e tentò di andarsene, ma altri due uomini del Mossad vennero a soccorrere Malkin. I tre lottarono contro Eichmann a terra e, dopo una lotta, lo spostarono in una macchina dove lo nascosero sul pavimento sotto una coperta.

Eichmann venne portato in una delle numerose case del Mossad allestite dal team. Vi rimase nove giorni, durante i quali la sua identità fu ricontrollata e confermata. Durante questi giorni, Harel cercò di rintracciare Josef Mengele, il medico nazista di Auschwitz, poiché il Mossad aveva informazioni sulla sua presenza a Buenos Aires. Sperava di riportare Mengele in Israele sullo stesso volo. Non furono in grado tuttavia di trovare indizi certi, quindi fu Eitan in persona a porre il veto sulla prosecuzione della missione Mengele perché avrebbe tolto concentrazione all’obiettivo di riportare Eichmann a Gerusalemme. Verso la mezzanotte del 20 maggio, Eichmann fu sedato da un medico israeliano nella squadra del Mossad e vestito da assistente di volo. Fu fatto uscire clandestinamente dall’Argentina a bordo dello stesso velivolo El Al Bristol Britannia che aveva portato la delegazione di Israele alcuni giorni prima alla celebrazione ufficiale del 150 ° anniversario dell’indipendenza dell’Argentina dalla Spagna. Arrivarono in Israele il 22 maggio e Ben-Gurion annunciò la cattura di Eichmann alla Knesset il pomeriggio seguente. In Argentina, la notizia del rapimento venne accolta da una violenta ondata di antisemitismo condotta da elementi di estrema destra, tra cui il Movimento nazionalista di Tacuara.

I documenti della CIA degli Stati Uniti declassificati nel 2006 hanno mostrato che la cattura di Eichmann causò allarme alla CIA e al Bundesnachrichtendienst (BND) della Germania occidentale. Entrambe le organizzazioni sapevano da almeno due anni che Eichmann si nascondeva in Argentina, ma non intervenivano perché un blitz non sarebbe stato funzionale ai loro interessi nella Guerra Fredda. Eichmann venne processato e condannato a morte. Ad accompagnarlo al patibolo fu proprio Rafi Eitan; nel 2014 raccontò di aver sentito il nazista mormorare prima della morte per impiccagione: «Spero che tutti facciate la mia stessa fine». Dopo l’esecuzione, il corpo di Adolf Eichman, uno dei teorici della soluzione finale, fu cremato e le sue ceneri furono disperse nel Mediterraneo, fuori dalle acque territoriali di Israele.

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Seconda guerra
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