Prora, il resort nazista per il controllo delle menti

7 years fa scritto da
Manifesto della kraft durch freude con l'approdo a Prora
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In teoria era un avanzato villaggio vacanze, in pratica Seebad Prora era una macchina per condizionare le menti, concepita dal nazismo. Oggi il mega complesso di edifici affacciati sul mare è stato trasformato in appartamenti di lusso; non sono mancate le discussioni sul recupero di una struttura del genere, ma sicuramente la rinascita degli edifici rappresenta un bel contrappasso rispetto a quello che accadeva lì dentro.

Gli edifici furono costruiti sull’isola tedesca di Rügen, nel Mar Baltico, tra il 1935 e il 1939, tra le località di Sassnitz e Binz. Con vista appunto sulla baia di Prora, costa orientale dell’isola. In tutto quasi cinque chilometri lineari di edifici; le strutture sono rimaste in piedi anche dopo la fine del Terzo Reich a testimoniare con il loro significato la follia del condizionamento delle menti.

Il progetto di Prora

il complesso di Prora prima del recupero

Il complesso di Prora prima del recupero (foto Pixabay)

Hitler volle fare di Prora uno strumento monumentale, ordinando che fosse costruito come un esempio. Un edificio simbolo della grandeur nazionalsocialista dedicato alla Kraft durch Freude, organismo che aveva lo scopo di organizzare l’offerta di attività ricreative a basso costo per la popolazione. L’idea era quella di realizzare cinque strutture analoghe a quella di Prora, che poteva ospitare ben 20.000 persone e offrire alla popolazione tedesca di trascorrere due settimane di vacanza all’anno. Ovviamente quella popolazione che aveva dato prova di essere leale al Reich. La posa della prima pietra avvenne 2 maggio del 1936 alla presenza di Adolf Hitler e il progetto definitivo fu realizzato dall’architetto Clemens Klotz, sotto la supervisione generale dell’architetto di regime Albert Speer.

Il complesso di Prora in costruzione (foto Bundesarchiv)

Il complesso di Prora in costruzione (foto Bundesarchiv)

I lavori imponenti costarono oltre 50 milioni di Reichsmark; nel cantiere furono impegnati oltre 9000 operai delle principali imprese edili tedesche del tempo. Così tante persone che fu necessario realizzare un villaggio (chiamato Prora) nel comune di Binz. Lo stile è quello dell’architettura razionalista del III Reich; otto edifici identici e affiancati di circa 500 metri ciascuno che si estendono parallelamente alla costa per un totale di oltre 4,5 km a una distanza di soli 150 metri dalla spiaggia che nel tratto tra Binz fino al nuovo porto di Sassnitz è piatta e sabbiosa.

Le facciate erano segnate da grandi finestre quadrangolari equidistanti. Secondo il progetto originale ci dovevano essere 10.000 camere da 5 metri per 2,5 ciascuna con vista mare e arredata con due letti singoli, armadio e lavandino; i bagni e le docce erano in comune in appositi spazi dedicati per ciascuno dei sei piani degli edifici. Nel progetto c’era anche un auditorium monumentale, che funzionava anche da teatro e cinema, due grandi piscine coperte, una grande autorimessa, una stazione ferroviaria e un doppio molo per l’attracco di navi da crociera della KdF.

Con l’invasione della Polonia e lo scoppio della guerra nel1939, i lavori di costruzione vennero interrotti; era stato completato solo il modulo centrale del progetto. Durante la guerra si pensò a utilizzare la struttura come ospedale militare ma in realtà non fu mai fatta una cosa del genere. Servì come rifugio antiaereo per gli sfollati di Amburgo durante i bombardamenti inglesi del 28 luglio 1943.

Prora nel dopoguerra

il complesso di Prora prima del recupero

il complesso di Prora prima del recupero (foto Pixabay)

Alla fine della guerra, arrivarono i Russi, che fino al 1955 usarono l’edificio come base militare. L’anno dopo la struttura divennne di proprietà del governo della DDR che vi trasferì il 40° Fallschirmjägerbataillon “Willi Sänger” realizzandovi nel contempo anche alloggi di vacanza per gli ufficiali e le proprie famiglie fino alla fine degli anni novanta del Novecento.

Con la caduta del muro, e la riunificazione della Germania l’edificio divenne proprietà del demanio e da subito si ipotizzò la sua totale demolizione. Tuttavia la struttura venne riutilizzata anche dall’esercito tedesco come sede della Scuola di Applicazione Militare di Bundeswehr fino al 1992 e in seguito come centro di accoglienza per i rifugiati dalla regione dei Balcani a seguito della guerra. Dopo essere stato considerato monumento d’interesse storico, l’edificio è stato abbandonato a sé stesso per oltre un decennio. Successivamente la struttura è stata acquistata da una immobiliare che ha dato il via a una riconversione turistica creando un resort e degli appartamenti di lusso.

La Kraft durch Freude

Hitler alla presentazione del Maggiolino

Hitler alla presentazione del Maggiolino

Forza attraverso la gioia, questa è la traduzione di Kraft durch Freude , organizzazione ricreativa della Germania nazionalsocialista che faceva parte del Deutsche Arbeitsfront (DAF), l’organizzazione dei lavoratori tedeschi, controllata dal governo.

A partire dal 1933 fornì una serie di attività ricreative a basso costo, tra cui concerti, gite e vacanze. Grandi navi, come la Wilhelm Gustloff, vennero costruite espressamente per le crociere del KdF che avevano come tappa proprio Prora. Allo scoppio della seconda guerra mondiale ebbe l’apice della sua attività.

Molteplici furono i progetti: Il KdF pianificò la produzione di un’automobile utilitaria, la KdF-Wagen, che divenne in seguito il celebre Maggiolino Volkswagen. Una nuova città venne costruita per la sua produzione e per gli appartamenti degli operai, KdF-Stadt, l’attuale Wolfsburg. Il KdF organizzò uno speciale schema di risparmio per permettere ai semplici operai il lusso di un’autovettura. Comunque, a causa dell’inizio della seconda guerra mondiale poca parte di questo progetto venne realizzata, e sia la fabbrica che il resto del KdF si focalizzarono sul supporto allo sforzo bellico.

KdF organizzò spettacoli di Varietà, corsi di ginnastica, corsi di nuoto, corsi di cucito, tornei di scacchi e concerti. Tutto era basato sulla propaganda Nazista, usata per plagiare menti e coscienze; e buona parte dei momenti collettivi servivano anche per spiare i cittadini in modo da tenere sotto controllo eventuali dissidenti.

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Seconda guerra
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