Un’istituzione nell’esercito di Sua Maestà Britannica. Basta solo la parola Lee Enfield per individuare il fante inglese, il caratteristico proiettile da 303 British, e i campi di battaglia dalla I alla II guerra mondiale. Un fucile d’altri tempi il Lee Enfield con i suoi caratteristi e pregiati legni, è stato l’arma d’ordinanza dei soldati britannici e del Commonwealth, dal 1895 al 1957. Fu un fucile molto longevo; la variante di precisione 7,62 mm L42 restò in servizio fino agli anni ’90. Come caso limite, la riserva artica delle Forze Armate Canadesi ha utilizzato gli SMLE N°4 fino al 2015. Si stima che la produzione totale di fucili Lee-Enfield superi le 17 milioni di unità. L’esemplare di cui pubblichiamo le fotografie, nella disponibilità di Vincenzo di Domenico di Biancavilla è un MKIII prodotto in Australia nel 1941. Secondo i markings stampigliati sull’arma, il fucile è stato assemblato nella fabbrica principale della Lithgow (MA). La sigla SMLE sta per Short Magazine Lee Enfield.
La storia
Il fucile prende il suo nome dalla combinazione del cognome del suo progettista, James Paris Lee, e dalla città dello stabilimento in cui la progettazione ebbe luogo, la Royal Small Arms Factory di Enfield. L’otturatore rapido e il caricatore da 10 colpi del Lee-Enfield permettevano ad un soldato addestrato di eseguire il famoso mad minute, ovvero di sparare dai 20 ai 30 colpi mirati al minuto. Il record è tutt’ora detenuto dal sergente Snoxall che nel 1914 piazzò 38 colpi in un cerchio di 30 cm di diametro a 300 iarde (270 m) di distanza. Lee-Enfield più noto, denominato SMLE N.1 Mk. III, fu introdotto il 26 Gennaio 1907 assieme alla baionetta P’07 e presentava un mirino posteriore semplificato e una guida per le stripper clip ricavata dal castello e non più la complessa guida rotante sull’otturatore. Questa versione era troppo costosa e complicata da produrre, così durante la prima guerra mondiale, si introdusse la variante Mk. III* che ebbe un uso intenso anche durante la Seconda guerra mondiale, specialmente nei teatri del Nord Africa, Italia, Pacifico e Birmania. Australia e India continuarono a produrre il fucile per tutto il conflitto e l’arma rimase in uso nelle forze australiane fino alla guerra di Corea e alla successiva sostituzione dell’arma con il nuovo L1A1 negli anni ’50. La Lithgow Small Arms Factory cessò la produzione dei Mk. III* nel 1953.