‘Lana al reich’: dal letto di casa al fronte russo. Un oggetto insolito, presentato da Alessandro Targetti di Rbnr Militaria. Nato non proprio per scopo militare, ma diventato dotazione dell’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Una rarità assoluta, esaminata minuziosamente in ogni dettaglio.
Storia di una coperta
La chiamavano “Raccolta per la donazione di vestiti di lana, pelliccie e effetti invernali per il Fronte”. Come interessante esempio della campagna promossa in patria durante la guerra, dovuta alla scarsità di materie prime, presentiamo questa coperta in lana, donata da una famiglia tedesca alla Wehrmacht, impegnata nello sforzo bellico.
In genere, organizzazioni del tipo WHW (Winterhilfswerk des Deutschen Volkes) oppure anche DRK (Deutsche Rotes Kreuz) si occupavano di queste raccolte “porta a porta”, atte a reperire generi di prima necessità, da inviare ai soldati della Wehrmacht impegnati sui vari fronti Europei. In Italia ci furono analoghe iniziative per materie prime più preziose come oro e ferro. Sono passate alla storia; molti dei nostri anziani ricordano ancora la fede metallica con inciso ‘oro alla patria’ che venne data loro in sostituzione della vera nuziale in oro.
“Nel corso del nostro girovagare per l’Europa a caccia di nuovi oggetti – ha detto Alessandro Targetti – ci siamo imbattuti in questa interessante coperta in lana. A primo impatto, parrebbe tutto tranne che una coperta militare, in realtà si tratta comunque di una coperta data in dotazione alla Heer. Lo testimonia il marchio HU (Herees Unterkaunft) stampato a inchiostro a olio, insieme all’aquila stilizzata. Una ulteriore testimonianza è la tipica etichetta con nome e appartenenza del “nuovo” proprietario dell’oggetto, il soldato.
La famiglia che partecipava alla raccolta di questo generi di materiali per il fronte veniva premiata con un attestato uguale a quello di questa foto”.
Le opere di solidarietà della Germania Nazista
La “Winterhilfswerk des Deutschen Volkes”, era letteralmente la “Organizzazione per la sussistenza del popolo tedesco”. La sua attività cominciò nel 1933 l’obiettivo era il sostegno agli indigenti. I beneficiari delle opere caritative furono soprattutto i disoccupati della Grande Depressione, in seguito sostenne rifugiati e altre vittime civili della guerra. Un’organizzazione capillare e radicatissima sul territorio. Secondo i calcoli tratti dai bilanci d’attività verso la fine degli anni 30, riusciva a dare assistenza a più di dieci milioni di persone l’anno. Gli indigenti certificati ricevevano dei buoni di carta nominali con data di scadenza. Era nei fatti moneta corrente. L’indigente poteva spenderli come soldi presso i commercianti per cibo, vestiti e riscaldamento. Il negoziante ‘girava’ il biglietto con la sua firma e poteva depositarlo in banca come un assegno. Ma nel mezzo della guerra, l’organizzazione per la sussistenza si occupò anche di raccolte di materie prime da inviare al fronte per sostenere i soldati tedeschi nello sforzo bellico.