Non dimenticare i nostri caduti in Russia

8 years fa scritto da
Ritirata di russia (foto Wikipedia)
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Una messa alla memoria di Giulio Lazzarotti. Così’ l’Ana (Associazione nazionale Alpini) sezione di Firenze ha deciso di ricordare l’alpino della Julia, caduto a Kirov durante la seconda guerra mondiale. I suoi resti riposano ancora in Russia, nella fossa comune dove finivano i prigionieri di guerra dell’Armata rossa che non sopravvivevano al lungo viaggio dal fronte fino a questa città industriale mille chilometri a est di Mosca. Durante lo scavo di un cantiere, il primo piastrino trovato è stato quello dell’alpino della Julia. La fossa comune vicino alla linea ferroviaria Transiberiana ci svela oggi il sacrificio di tanti soldati, mai più ritornati da quella tragica campagna in Unione Sovietica, durante la Seconda guerra mondiale. Kirov e le sue fabbriche d’armi dove lavoravano i prigionieri di guerra ci riporta a un capitolo drammatico della nostra storia. La ritirata deI Corpo d’armata alpino, dopo l’offensiva sovietica del 15 gennaio 1943, ebbe come conseguenza l’odissea dei nostri militari nella steppa, nel freddo invernale e a corto di rifornimenti.

La delegazione di Gotica Toscana a Kirov

La delegazione di Gotica Toscana a Kirov prega sul luogo dove è stato ritrovato il piastrino di Giulio Lazzarotti

Ora in quell’area si lunga circa 5 chilometri e larga 300 metri, a mille chilometri a est di Mosca, si scaverà per restituire una memoria degna ai nostri ragazzi che non sono tornati a casa. Prenderà parte a questa campagna di scavo archeologico un team italiano (formato dai volontari dell’associazioni  Gotica Toscana Onlus di Firenze e del Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po di Felonica, Mantova) di appassionati ricercatori che lavoreranno alla riesumazione dei corpi nelle otto fosse comuni individuate sul campo.

Intanto la ‘grande Storia’ è già riemersa con un simbolo importante, un piastrino con il nome di un nostro alpino.  “Il ricordo – ha dichiarato Elena Cesari, per la sezione Ana (associazione nazionale alpini) Firenze, guidata da Marco Ardia – dei centomila soldati italiani  che non sono tornati dalla campagna di Russia, tra i quali molti alpini, é una ferita ancora aperta. Le speranze di molte famiglie italiane si sono riaccese quando nel 2016 a 800 chilometri da Mosca é stata scoperta una fossa comune della Seconda guerra mondiale. La fossa contiene i resti di 15mila- 20mila soldati italiani, tedeschi , romeni e ungheresi. Gli accertamenti richiedono molto tempo. Tra le piastrine ritrovate ecco la prima, quella di Giulio Lazzarotti, di Parma. Aveva 21 anni ed è stato identificato proprio grazie alla piastrina.  L’alpino Lazzarotti del battaglione Gemona, 8° reggimento, divisione Julia, era partito da Monchio delle Corti, in provincia di Parma, 944 anime. Questo ritrovamento ha suscitato molta commozione in tutti gli alpini d’ltalia , che quotidianamente ricordano i loro caduti. La sezione Ana di Firenze segue con entusiasmo l’enorme lavoro di ricerca che viene svolto sul posto. In memoria dell’alpino Giulio Lazzarotti sarà celebrata una messa nel mese di aprile con la partecipazione della sezione associazione alpini di Firenze”.

Ana sezione Firenze

Ana sezione Firenze

La sezione Ana di Firenze comprende due regioni, parte della Toscana e dell’Umbria, per 1600 soci distribuiti in un territorio lungo 300 chilometri. Ricordiamo che l’associazione ha  inaugurato recentemente la nuova sede in via Jacopo da Diacceto, una caserma nella zona della stazione centrale di Firenze. Una delle attività della sezione è la protezione civile. l’Ana è stata impegnata ad Amatrice, dove gli alpini sono stati tra i primi ad intervenire dopo il terremoto. Oltre all’emergenza, l’Ana svolge altre attività. Per esempio possiamo citare le gare di sci, i campionati nazionali Ana, che quest’anno sono stati organizzati, per lo slalom ,all’Abetone, con circa 500 atleti. Tra gli altri impegni si annoverano anche quello con il Banco alimentare e la giornata della colletta, che ogni anno vede oltre 100 volontari nei punti vendita previsti. Adesso il sogno degli alpini di Firenze è quello di  un’adunata nazionale a Firenze per il 2019 e il 2020.

Laura Tabegna

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Seconda guerra
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