Covid, è l’Esercito a gestire stoccaggio e distribuzione dei vaccini. Il sito individuato è l’aeroporto militare di Pratica di Mare. Una struttura logisticamente perfetta per arrivo delle dosi, conservazione in sicurezza, e successivamente valido per una rapida e capitale distribuzione. Come sta accadendo in questi giorni in tutta Italia, i militari sono al centro di una vasta rete di consegna delle dosi a tutti gli ospedali in prima linea nella campagna vaccinale. L’esempio è quello che gli uomini della divisione Vittorio Veneto stanno mettendo in pratica a Firenze e in altre città del nord.
Da Pratica di Mare partono aerei, elicotteri, mezzi per la consegna delle dosi conservate in shelter alle temperature adeguate e soprattutto sotto sorveglianza militare. – spiegano dal Governo – è un hub intermodale militare, di ampie dimensioni, ottimale per la successiva distribuzione dei vaccini, in grado di accogliere vettori aerei, elicotteri e baricentrico per la connettività stradale. Le fiale di vaccino verranno concentrate nel sito, in cui sono disponibili shelter di ampie dimensioni, che garantiranno la massima efficacia per la conservazione ed i massimi livelli di sicurezza per gli stock. I vaccini saranno poi da lì distribuiti, a cura delle Forze Armate con differenti vettori, ai numerosi punti di somministrazione che il piano ha previsto su tutto il territorio nazionale, di nuovo nelle condizioni di massima sicurezza.
Partita l’operazione Eos
La missione coinvolge tutte le forze armate. L’Aeronautica nella gestione dell’hub principale, ossia l’aeroporto militare Mario De Bernardi’a Pratica di Mare, che nel 2002 ospitò l’incontro tra i vertici di Nato e Russia per lo storico accordo di reciproca collaborazione; le altre forze nell’organizzazione degli altri punti di stoccaggio: la Marina a Taranto, Augusta e La Spezia, i carabinieri a Torino, l’Esercito in altri 17 capoluoghi di provincia.
Il ministro Guerini: “Le Forze Armate continuano a fare il loro lavoro con le modalità con cui sono abituate a operare: concretezza, poche parole, ma tanto lavoro”. Dopo il “Vaccine day europeo”; tutte le altre dosi del vaccino Pfizer, in arrivo nelle giornate e nelle settimane successive, saranno distribuite direttamente dalla Società produttrice. In una seconda fase, la Difesa garantirà il trasporto di tutte le dosi delle altre case farmaceutiche dall’Hub di Pratica di Mare ai 21 Sub Hub e alle strutture ospedaliere, ASL e punti in tutta Italia. Pronti 11 aerei, 73 elicotteri e oltre 360 autoveicoli. Pratica di Mare sarà il luogo di conservazione «ai massimi livelli di sicurezza per gli stock», ma anche uno snodo per le destinazioni di milioni di fiale da distribuire. Un ruolo non banale nella Toscana sarà giocato dal Farmaceutico Militare di Firenze da tempo in prima linea in questa emergenza. Dagli snodi militari i vaccini arriveranno fino ai 1.500 punti di somministrazione sparsi per il Paese: ospedali, rsa, drive-through della Difesa – gli stessi ancora oggi utilizzati per i tamponi – con il supporto di farmacie, pediatri e medici di base a primavera.
Il tema della sicurezza: furti e no vax
La scelta delle forze armate per gestire questa delicata partita ha risvolti anche per di sicurezza. Oltre ai militari i vaccini viaggiano scortati dai carabinieri perché in molti tra operatori sanitari e addetti ai lavori hanno chiesto di valutare anche questo aspetto. Il valore economico, clinico e sociale dei vaccini è alto, tanto che la criminalità organizzata da tempo se ne sta interessando. Quella stessa criminalità che anche nel passato ha messo a segno furti in tante farmacie ospedaliere sul territorio nazionale. Il secondo è la possibile protesta dei no vax. Non è un caso se in Germania, dove ci sono due aziende produttrici di vaccino (Biontech che lavora con Pfizer e Curevac) hanno affidato all’esercito federale tedesco, il Bundeswehr, la gestione temporanea delle dosi di vaccino prodotte..