La Ritirata di Russia tra emozioni e memoria. Le emozioni dei nipoti che hanno rivissuto quel cammino tremendo nel gelo della steppa, la memoria dei caduti toscani che non ce l’hanno fatta a tornare
Uno di questi era il tenente Enrico Magnanensi, fiorentino, in forza alla divisione di fanteria Pasubio. Era partito per il fronte che sua moglie era in attesa di una bimba. Non conobbe mai la sua Maria Grazia, perché venne preso prigioniero dall’armata rossa e morì il morì il 17 gennaio 1943 nel campo 62 di Nekrilovo. In quello stesso campo perirono altri 1.111 soldati italiani rimasti nella sacca sul Don.
Stefano Lupi, suo nipote ha voluto ripercorrere il cammino del nonno nel gennaio 2018, insieme a un gruppo di altri italiani che hanno voluto affrontare questo percorso di memoria. Un percorso che è diventato anche una mostra fatta di grandi emozioni, del bianco della neve e dei sentimenti di Stefano, immerso nel viaggio.
L’esposizione, in collaborazione con l’Associazione nazionale alpini a e l’Unione nazionale reduci di Russia sarà visitabile dal 15 al 31 maggio nelle sale Pegaso e Gonfalone del consiglio regionale della Toscana, in via Cavour 4 a Firenze.
L’inaugurazione, il 15alle 17,30; dopo il taglio del nastro ci sarà un’introduzione da parte del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani.
Sabato 18 alle 10.30, sarà invece l’occasione per partecipare a un incontro nel quale la storia si confronterà con il presente e il futuro. Osvaldo Bartolomei, classe 1922, alpino del battaglione Sciatori Monte Cervino, Reduce di Russia, porterà la sua testimonianza di quei giorni di 76 anni fa. Il gruppodegli 11, del quale Stefano Lupi faceva parte, che con il suo cammino ha reso omaggio a quegli eroi, racconterà le emozioni provate. Il tutto sarà moderato dal professor Riccardo Maffei, storico, che contestualizzerà gli avvenimenti con un approccio attuale, attento e incondizionato. L’attore Fulvio Cauteruccio introdurrà l’incontro con una performance basata su letture tratte da libri iconici sulla tragedia.
(foto di Stefano Lupi)