La Joint Task Force Lebanon (JTF-L) – Sector West (SW), attualmente su base Brigata bersaglieri “Garibaldi” , ha condotto in poco più di tre mesi 21 giornate di poligono e 27 giornate COMBINEX (Combined Exercise) coinvolgendo oltre 500 unità pari a più del 15% della forza complessiva del Settore.
Nella condotta di un’operazione delle Nazioni Unite, che si basa sui criteri di neutralità, imparzialità e oggettività, in un Teatro Operativo come quello libanese, sono diversi i fattori da considerare.
Oltre all’adattamento a scenari comunque già resi noti durante l’addestramento pre-immissione, si interagisce con nuovi contingenti, spesso con procedure molto diverse da quelle applicate dal personale italiano.
In tale complesso quadro di internazionalità, il Settore Ovest della Missione UNIFIL non fa eccezione, comprendendo oltre all’Italia altre 12 nazioni, ovvero Armenia, Brunei, Croazia, Ghana, Irlanda, Repubblica di Macedonia, Malesia, Malta, Repubblica di Corea, Serbia, Slovenia, e Tanzania.
Gli obiettivi di Unifil
Al fine di recepire pienamente il mandato conferito dalla Risoluzione 1701/2006, il Comando UNIFIL ha emanato, sin da subito, una serie di procedure denominate Standard Tactical Immediate Reaction (STIR) che prevedono reazioni pianificate ad eventi che potrebbero occorrere sul terreno come, ad esempio, lancio di sassi e/o atteggiamento ostile verso pattuglie dei Contingenti, richiesta di aiuto da parte di civili o presenza di armi illegali nell’area di responsabilità.
Per questo e per assolvere al meglio il compito assegnato vengono condotte, anche nel tentativo di armonizzare le diverse regole d’ingaggio dei paesi concorrenti alla Missione, attività addestrative di amalgama tra le cinque Task Force di manovra del Settore (ITALBATT, GHANBATT, IRISHBATT, ROKBATT e MALBATT).
Non si parla solo, quindi, di addestramento congiunto con le Lebanese Armed Forces (LAF) o di programmi di familiarizzazione (Familiarization Deployment – FAMDEP) con le forze di intervento rapido, ma anche di training tra Task Force, come le Combined Exercise (COMBINEX), svolte per affinare, ad esempio, le STIR, o incrementare il livello di conoscenza di procedure standardizzate (Standard Operating Procedures – SOPs), oltre che esercitazioni interne e/o a fuoco (Firing Exercise – FIREX) volte al mantenimento degli standard prefissati.
A riguardo, il Comandante della Leonte XXV, Generale di Brigata Diodato Abagnara, ha confermato la determinazione delle Task Force alle dipendenze di perseguire, prioritariamente, gli obiettivi della missione e di sviluppare, al meglio, quelle attività di training orientate al mantenimento di elevati parametri di efficienza operativa.
“Si è soldati perchè un giorno, più o meno lontano, abbiamo sentito la chiamata della Patria, e si è peacekeepers per due ordini di motivi: perché il nostro cuore è generoso ma anche perché siamo addestrati a farlo. Ecco, per aiutare gli altri, dobbiamo mantenerci altruisti nell’animo e soldati nella formazione e non essere l’uno o l’altro, ma dimostrarci capaci di includere entrambi gli aspetti in una persona sola”, questo quanto affermato dal Generale Abagnara durante un incontro con il Comandante della Task Force ghanese.
(fotogallery Stato Maggiore Difesa)