Aviazione dell’Esercito, al via Caex 2018. Saranno due settimane di test sul campo; Caex (Complex Aviation Exercise), questo il nome dell’esercitazione durerà fino al 25 maggio. Dopo una prima fase di pianificazione da parte dei Comandanti (Esercitazione Quadri) svoltasi a Viterbo dal 9 al 15 aprile scorso, i reparti della Specialità sono pronti a iniziare questa seconda fase sul campo.
L’obiettivo è testare gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito da impiegare nei Teatri Operativi per affinare manovre e dinamiche operative. In più i test serviranno ad amalgamare il personale delle unità e sviluppare in condotta la capacità di gestire situazioni di crisi.
I reparti coinvolti in Caex 2018
Ente pilota di questa esercitazione il Comando Aviazione dell’Esercito, sotto la guida del Generale di Brigata Paolo Riccò, ma diversi sono i reparti interessati: Comando di Sostegno Aviazione dell’Esercito, Comando Brigata Aeromobile “Friuli”, Comando Brigata RISTA/EW, Policlinico militare “Celio”, Centro Militare Veterinario, 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”, 2° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Sirio”, 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali “Aldebaran”, 4° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Altair”, 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel”, 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”, 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, 17° Reggimento Artiglieria Controaerei “Sforzesca”, 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, 41° Reggimento “Cordenons”, 7° Reggimento Difesa NBC e 11° Reggimento Trasmissioni.
Attraverso attività di pianificazione, organizzazione e condotta di operazioni militari ovviamente sfruttando l’elitrasporto, i reparti esercitati dovranno affrontare due settimane di intenso addestramento. La prima settimana, volta al raggiungimento del giusto livello di integrazione dei vari elementi, ha il fine di combinare al meglio le capacità specifiche di ogni reparto. Nella seconda, di vero e proprio addestramento real life, gli assetti esercitati dovranno rispondere in maniera tempestiva ed efficace alle attivazioni che “a tamburo” verranno loro lanciate.
L’area addestrativa abbraccerà complessivamente 3 regioni, Lazio, Umbria e Toscana. La base operativa avrà invece sede a Viterbo, presso l’Eliporto “Chelotti” e l’Aeroporto “Fabbri”.