Il Gewehr 43 è stato uno dei fucili pensati dai tedeschi per sostituire il K98. Venne chiamato anche Karabiner 43 (spesso abbreviato come G 43, K 43, Gew 43, Kar 43) e nei fatti è un’arma semiautomatica camerato per il proiettile 7,92 × 57 mm Mauser. Venne progettato tenedo come base un altro fucile semiautomatico molto efficace in battaglia, ossia il russo SVT-40.
La storia del Gewehr 43
Col progredire della guerra e con l’entrata in linea di armamenti alleati migliori e più efficaci, il K98 cominciava a mostrare diversi limiti come arma di ordinanza dell’esercito tedesco. E così a Berlino si arrivò alla convizione che fosse necessario puntare su dei fucili semiautomatici per la fanteria. Due modelli, il G 41(M) e il G 41(W), furono proposti rispettivamente dalla Mauser e dalla Walther. Ma entrambi ebbero difetti e si rivelarono inaffidabili. Così nel 1943 la Walther combinò le caratteristiche positive del G 41(W) con un nuovo sistema di gas, migliorando di molto le prestazioni del fucile. Il prototipo venne accettato ed entrò in servizio nel 1943 con la denominazione Gewehr 43 (poi sostituita nel 1944 con Karabiner 43) e ne vennero prodotti 402.713 esemplari tra il 1943 e il 1945. Quello che vediamo nella gallery, nella disponibilità di Vincenzo Di Domenico Di Biancavilla di Traxarm, è stato realizzato dalla Walther nel giugno del 1944.
Secondo le specifiche imposte dall’esercito tedesco, l’arma non doveva presentare fori per il gas praticati nella canna; né avere parti mobili sulla superficie. Si doveva prevedere anche un sistema bolt-action per l’alimentazione manuale in caso il meccanismo semiautomatico avesse avuto dei blocchi. Il fucile era dotato del sistema di armamento Bang (dall’inventore Søren H. Bang) del fucile danese M1922. In questa configurazione, i gas venivano bloccati in un cono sagomato vicino alla volata che in questo modo faceva forza su un pistone a corsa lunga che azionava il meccanismo di ricarica ed espelleva il bossolo.
Seguendo queste specifiche il prototipo della Mauser, il G 41(M), fu un fallimento totale. Il modello della Walther, il G 41(W), (le parti in metallo venivano ricavate dal pieno e alcuni esemplari, specialmente quelli più tardi, presentano calciature in bachelite) ebbe maggiore fortuna semplicemente perché la casa produttrice ignorò totalmente la seconda e la terza restrizione. Non mancarono problemi nel sistema di gas che veniva facilmente danneggiato dai sali corrosivi presenti negli inneschi dei proiettili.
L’entrata in servizio del Ge43
Il fucile venne riprogettato nel 1943, assumendo la sua forma definitiva di G-43 usando un sistema per il recupero dei gas del tutto analogo a quello dell’SVT-40 russo e un caricatore da 10 colpi amovibile. Parallelamente anche il fucile M1 americano veniva progettato con lo stesso sistema di utilizzo dei gas, e puntualmente anche in America il sistema si rivelò inefficiente. L’SVT sovietico usava un sistema di recupero dei gas molto elementare. L’aggiunta rese il fucile più semplice, più leggero e più rapido da produrre rispetto alla versione originale. L’aggiunta del caricatore amovibile fu l’ultima miglioria dal G 41 al G 43.
Si cominciò a produrre il fucile nell’ottobre del ’43, seguita nel 1944 dal K 43. Il nome venne cambiato da Gewehr (fucile lungo) a Karabiner dato che l’arma era di soli 2 cm più lunga del Karabiner 98k e il termine Gewehr risultava quindi inappropriato. La produzione alla fine della guerra fu di 402.713 esemplari, di cui almeno 53.435 fucili di precisione: questi ultimi erano dei K 43 equipaggiati con un’ottica Zielfernrorh 43 (ZF 4) a quattro ingrandimenti. L’arma era stata progettata per essere utilizzata anche in combinazione con il lanciagranate Schiessbecher (standard per il Kar98k) e il silenziatore Schalldämpfer, ma i test diedero dei risultati talmente negativi che non vennero mai inclusi nella produzione in serie. Il fucile non presentava neanche l’attacco per la baionetta.
Il k43 dopo la guerra
Dopo la guerra il fucile rimase in dotazione all’esercito della Cecoslovacchia per diversi anni, così come venne utilizzato dalla polizia di frontiera della Repubblica Democratica Tedesca. Sebbene la maggior parte dei G/K 43 fossero equipaggiati con slitta per ottiche, la maggior parte degli esemplari veniva consegnata ai soldati senza mirino. L’unico mirino equipaggiabile, inoltre, era lo ZF 4. Nessun altro mirino è mai stato montato sulle armi durante la guerra. Molte varianti sono apparse dopo la guerra ma si tratta in ogni caso di modifiche amatoriali. Sono inoltre molto comuni fucili danneggiati, in quanto i soldati tedeschi erano addestrati a rendere inservibile il fucile in caso di abbandono.