Un ponte in corda a 50 metri da terra. Roba da Alpini

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Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)
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Gli alpini della Taurinense costruiscono un ponte in corda a 50 metri d’altezza. La struttura è servita a far operare in sicurezza ingegneri dell’esercito Usa impegnati in alcune verifiche a Mosul in Iraq.

L’intervento

Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)

(foto Stato Maggiore Difesa)

Gli Alpini del 3° reggimento, hanno realizzato il ponte di corde sospeso nel vuoto per consentire lo svolgersi in sicurezza di una complessa attività di verifica dei lavori di ricostruzione di un ponte, insieme al personale del US Army Corps of Engineers (il Corpo ingegneri dell’Esercito statunitense).

Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)

(foto Stato Maggiore Difesa)

Il team di istruttori e comandanti di squadra soccorso di  Alpini della Taurinense, hanno collaborato con i tecnici militari USA, realizzando sotto la sede stradale che percorre la sommità della infrastruttura idraulica un incredibile passaggio aereo a doppia corda, lungo oltre 30 metri. Il lavoro è servito a verificare e valutare lo stato dei lavori eseguiti e il livello di sicurezza complessivo della struttura.

L’infrastruttura

Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)

 (foto Stato Maggiore Difesa)

Il ponte, posto sopra lo spillway – il canale di scarico utilizzato per fornire il rilascio controllato dei flussi della diga in caso di piene – era stato danneggiato nell’agosto del 2014. Fu successivamente riparato, ma le caratteristiche costruttive della struttura e l’altezza da terra avevano impedito la completa verifica della parte inferiore e la conseguente omologazione definitiva.

Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)

 (foto Stato Maggiore Difesa)

Il team del 3° reggimento degli Alpini ha operato per realizzare e mettere in sicurezza il passaggio aereo, usando tecniche e procedure tipiche delle truppe da montagna, ma in un contesto ambientale diverso. Ciò a conferma della completa adattabilità e della duplicità di impiego delle procedure militari. Scenografico il passaggio ‘in quota’, a cinquanta metri d’altezza, dove gli Alpini hanno permesso agli ingegneri americani di controllare il cemento del ponte e certificarne la stabilità.

La Missione

Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)

(foto Stato Maggiore Difesa)

L’Italia partecipa con la Missione Prima Parthica, secondo contributore dopo gli USA, all’Operazione “Inherent Resolve” di contrasto al terrorismo internazionale con 1500 militari appartenenti a tutte le Forze Armate, impiegati nelle sedi di Baghdad e Erbil nell’addestramento delle Forze di Sicurezza curde (Peshmerga) ed irachene. Inoltre, con un Task Group aeromobile dislocato presso  l’aeroporto di Erbil, assicura a tutta la Coalizione, la capacità di Personal Recovery (PR) nel quadrante settentrionale  del teatro iracheno.

Gli alpini mettono in sicurezza ingegneri Usa a Mosul (foto Stato Maggiore Difesa)

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Nell’ambito di tale missione, la Task Force “Praesidium”, con i suoi 500 uomini e donne dell’ Esercito italiano, garantisce la sicurezza al sedime della diga dove la ditta italiana TREVI SPA sta operando per mettere in sicurezza l’infrastruttura idraulica e scongiurarne il rischio di una catastrofe ambientale.

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Missioni internazionali
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