Tirana, 13 aprile 1997: per l’esercito scatta la missione Alba. Un intervento da ricordare per l’esercito italiano, visto che Alba è stata la prima missione multinazionale con Francia, Turchia, Grecia, Spagna, Romania, Austria e Danimarca, guidata dall’Italia. Alba fu sollecitata dall’Osce e dall’Onu: i militari arrivarono in Albania dove la tensione sociale era alle stelle a causa del fallimento di società di investimento che avevano di fatto bruciato i risparmi di molti cittadini.
La Forza Multinazionale ha effettuato in quattro mesi di attività circa 1.700 missioni di scorta a convogli che hanno consentito alle Organizzazioni umanitarie di distribuire oltre 5.700 tonnellate di viveri, medicinali, sementi e vestiario. Per i turni elettorali del 29 giugno e del 6 luglio furono assegnate 674 missioni di sicurezza a favore degli osservatori OSCE. L’Esercito italiano, schierato fra Tirana, Durazzo, Valona e Fier, ha contribuito con, la Brigata meccanizzata “Friuli” il 18° Reggimento bersaglieri della Brigata “Garibaldi”, il 187° Reggimento paracadutisti della “Folgore” e il 151° Reggimento. fanteria della “Sassari”, affiancati dagli Incursori del “Col Moschin” e dagli specialisti dell’AVES, Genio, Sanità e Trasmissioni.
Vent’anni dopo quella missione, nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito si è tenuta una cerimonia di commemorazione, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, che nel maggio del 1997, con il grado di Tenente Colonnello era al comando del 7° Reggimento “Vega”, uno dei reparti che costituirono il contingente “Alba”.
Sono intervenuti anche i comandanti di vertice della Forza Armata, i Comandanti delle unità che hanno costituito il contingente italiano in Albania, oltre agli Ufficiali in servizio allo Stato Maggiore, e rappresentanti istituzionali.
Il Generale Errico, nel corso del suo intervento, ha ricordato come “in questo complesso e delicato contesto, l’Italia fornì il contributo più consistente alla missione, guidata dal Generale Forlani, tanto in termini numerici – con un contingente formato da circa 3.000 uomini – quanto dal punto di vista capacitivo con la piena responsabilità del comando e controllo, della condotta delle operazioni, della logistica, dei trasporti, terrestri e aerei, dei rifornimenti e delle comunicazioni”.