Un corso a metà tra terra e acqua. Lo hanno frequentato gli ufficiali iscritti ai Corsi applicativi Nomina diretta e dei Ruoli speciali del Corpo di commissariato e del Corpo del Genio della Marina, specializzazioni Infrastrutturali e Armi navali, dell’Accademia Navale. L’esercitazione si è tenuta presso la Brigata Marina San Marco.
Il modulo addestrativo ha avuto come obiettivo quello di far aquisire gli aspetti specifici della protezione di un’installazione e del personale occupante e l’organizzazione e la predisposizione delle necessarie misure di difesa.
Lo sviluppo del Corso durante la “fase terra” è stato molto intenso: il condizionamento fisicoquotidiano, con corsa ed esercizi a corpo libero e di potenziamento fisico, ha fatto da sfondo a lezioni teoriche e pratico-addestrative. Lezioni di “istruzioni armi”, “tecniche di counter IED”, “rischio C.B.R.N.” e di combattimento terrestre, sono state utili per affrontare l’esercitazione in poligono e per acquisire le metodologie di attacco e difesa, necessarie per reagire a una possibile minaccia a uomini e mezzi.
Le lezioni di “procedure operative” si sono rivelate indispensabili per comprendere la difesa delle installazioni e lo svolgimento di un efficace servizio di guardia e protezione, atto a svolgere una credibile deterrenza. Le sessioni di combattimento militare corpo a corpo hanno permesso l’acquisizione delle necessarie abilità al combattimento ravvicinato. Per quanto riguarda la “fase acqua”, i frequentatori hanno partecipato alle esercitazioni nella base di Pedagne, sviluppate durante l’arco diurno e notturno con pattugliamento all’interno delle ostruzioni del porto di Brindisi.
Gli ufficiali, al termine del corso, hanno poi affrontato una realistica prova finale che li ha visti coinvolti nella completa pianificazione di un sistema di difesa di un’installazione, con la stesura delle relative consegne e la reale applicazione delle stesse in un servizio di guardia articolato su 24 ore, durante le quali sono stati simulati eventi mirati a verificare l’efficacia delle misure di protezione predisposte, e a far operare i frequentatori in situazioni di stress psicofisico. Il Corso “Force Protection” si è quindi dimostrato fondamentale per il bagaglio culturale e professionale degli Ufficiali a Nomina diretta e dei Ruoli speciali che hanno affrontato tutte le attività con grande spirito di corpo e senso di appartenenza, al limite delle loro capacità fisiche e mentali.
(fotogallery Marina Militare)