Ordigni della prima guerra mondiale rimossi lungo l’alveo dei fiume Adige. L’intervento si è tenuto in località Mattarello in provincia di Trento, dai Palombari della Marina, artificieri subacquei distaccati presso il nucleo SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi).
I residuati bellici sono stati rimossi dal fiume e presi in consegna dagli artificieri dell’Esercito del 2° Reggimento Genio Guastatori. L’immediato coordinamento tra la prefettura di Trento, i palombari del Comsubin, i guastatori della brigata Alpina Julia e il Comando forze operative nord, ente militare preposto al pianificare e gestire gli assetti sul territorio, ha consentito lo svolgimento dell’operazione in piena sicurezza.
Dopo una breve ricognizione subacquea, gli operatori SDAI hanno rinvenuto e portato in superficie un proietto da 210 millimetri risalente alla Grande Guerra, una bomba a mano tipo carbone e un booster di granata d’artiglieria, successivamente consegnati agli artificieri dell’Esercito che hanno proceduto alla messa in sicurezza e al definitivo disimpegno dell’area. Tale intervento ha permesso così la riattivazione della pista ciclabile e pedonale che nel fine settimana era stata interdetta a causa del ritrovamento degli ordigni.
(gallery Marina Militare)